La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica con la quale intende raccogliere opinioni di cittadini e imprese sul modo migliore per “sfruttare appieno” il cloud computing.
Il dirigente stima che nel giro di tre anni i ricavi generati dal cloud computing in Europa sono circa 35 miliardi di euro, rivela nel comunicato stampa in cui presenta l’iniziativa.
Il cloud computing consente alle aziende, alle amministrazioni pubbliche e private “di avere accesso ai loro dati e software su computer situati altrove, il che aiuterà le aziende – in particolare le PMI – a ridurre drasticamente i costi IT e i governi a offrire servizi con costi inferiori e fornirà risparmi energetici grazie a un uso più efficiente dell’hardware “, si legge nella nota ufficiale.
La tendenza è in aumento, secondo la Commissione, che ha incluso “la promozione delle giuste condizioni affinché cittadini e imprese possano sfruttare al meglio questo progresso tecnico” nell’agenda digitale europea.
Le aziende, i privati e le pubbliche amministrazioni sono invitati a contribuire fino al 31 agosto con le loro opinioni in merito, attraverso un sondaggio online. Le risposte saranno utilizzate nella preparazione della strategia europea per l ‘ cloud computing, da presentare nel 2012.
Tutte le parti interessate, in particolare i creatori e gli utenti di questi servizi, sono invitati a condividere le loro “esperienze, esigenze, aspettative e prospettive relative all’uso e all’offerta di questi sistemi”, affermano i responsabili della consultazione, che descrivono in dettaglio alcune questioni su cui si cerca di ottenere feeback.
Protezione dei dati e responsabilità (soprattutto in situazioni transfrontaliere), ostacoli giuridici e tecnici che possono ritardare lo sviluppo di cloud computing in Europa, gli argomenti individuati sono le soluzioni di standardizzazione e interoperabilità, l’adozione del cloud computing (soprattutto da parte delle PMI) e le modalità per promuovere la ricerca e l’innovazione in questo campo.